I dolcevita sono tornati di moda

 


		
		 									

Dall’anno scorso uno dei trend, insieme al cottagecore, che più di altri sta dettando legge è il “normcore”; in poche parole il cosiddetto vestire comodo e, fra i capi che più di altri sono tornati prepotentemente alla ribalta, ci sono i dolcevita.
Direttamente dagli anni ’90, come la maggior parte delle cose che erano di moda in quel decennio, sono tornati fra noi. Forse non lo sai, ma questo capo ha una lunga storia alle spalle e ha saputo mantenere il suo elemento di praticità nel corso dei secoli.

I DOLCEVITA NASCONO COME ABBIGLIAMENTO “PROTETTIVO”

Durante il medioevo i cavalieri indossavano frequentemente la cotta di maglia e spesso per questo la loro pelle subiva gravi lesioni. Il collo era la parte del corpo che più pativa questo tipo di maltrattamento e in più la cotta impediva di girare rapidamente la testa in battaglia: questa limitazione di movimento era ovviamente un grosso problema quando si cercava di difendersi…Un indumento in grado di proteggere il collo e il busto dalla maglia ruvida e pesante della cotta, un arcaico dolcevita quindi, risolse il problema.

 

I dolcevita divennero molto più di moda durante la metà del XVI secolo, anche se questa versione era più elaborata rispetto allo stile minimalista che conosciamo oggi: prevedeva infatti voluminose balze inamidate, soprannominate “gorgiera”; le dimensioni e il volume dei volant erano indicativi di un alto status quo.

Alla fine del 1800 il dolcevita assume molte forme e usi diversi soprattutto nello sport (in un’epoca dove si iniziava a dare importanza ai tessuti performanti, la copertura fornita da un maglione a collo alto lo rendeva un capo d’abbigliamento inestimabile per attività come l’escursionismo e il polo) e nel 1900 i colli alti divennero la chiave del famoso look Gibson Girl.
Eppure, dopo tanta fama, il decennio successivo vide il dolcevita passare di moda: era infatti indossato solamente dalla classe operaia e come parte dell’uniforme della marina americana.

IL GRANDE SUCCESSO NEL 900

Grazie all’esempio delle affascinanti star del cinema di Hollywoodiano degli anni ’30, come Errol Flynn, i dolcevita iniziarono ad assomigliare alla versione che conosciamo: negli anni ’40 e ’50 furono proposti in grandi varietà di tagli; celebrità come la splendida Jayne Mansfield contribuirono a renderlo popolarissimo.
Una decade dopo, prendiamo ad esempio il look “bohémien” dei primi anni ’60: gli outfit consistevano principalmente nel vestirsi in eleganti total black dalla testa ai piedi e il dolcevita si adattava perfettamente a questo stile.
Pensa al guardaroba di Audrey Hepburn nel film Cenerentola a Parigi; la protagonista vive a Parigi e il suo look più iconico è un dolcevita nero chic abbinato a un paio di jeans: impossibile da dimenticare.

Negli anni ’70 il movimento per l’uguaglianza delle donne era nel vivo e il dolcevita ne divenne l’emblema: Gloria Steinem senza dubbio se ne fece portavoce e ispirò sia l’immaginazione che il guardaroba di molte donne; i dolcevita fornivano uno stile che era allo stesso tempo un uniforme ma anche un capo che sottolineava l’unicità di chi lo indossava.

 

 

Gli anni ’80 ne videro il declino, fino alla prepotente ribalta degli anni ’90 dove diventa un pezzo fondamentale spesso abbinato ai jeans: Steve Jobs è ampiamente ricordato non solo per i suoi contributi alla tecnologia, ma anche per i suoi dolcevita neri.
Arrivati a questo punto forse ti starai domandando perché questo capo si chiama dolcevita. Beh, sembra che il motivo provenga da il film “La dolce vita” di Federico Fellini: Marcello Mastroianni, nelle ultime scene della pellicola, indossa una camicia ed un foulard; da lontano l’effetto ottico potrebbe far pensare che indossi appunto una maglia a collo alto.

Ciò che più colpisce nella storia del dolcevita è la diversità delle persone e dei luoghi in cui è stato indossato; dal marinaio alle star del cinema, è sempre riuscito ad abbinare la sua funzionalità al suo bell’aspetto. I dolcevita sono tornati di moda nel 2021 ed il motivo è chiaro: tutti, soprattutto in questo momento storico, desideriamo un abbigliamento accogliente; un capo versatile che dia una sensazione confortevole e che sia anche sinonimo di stile. I dolcevita sembrano fatti apposta per assolvere a questo compito, soprattutto nell’equitazione dove eleganza e comfort si incontrano.
I dolcevita permettono di sentirsi sempre a posto: leggeri, protetti e liberi in tutte le stagioni.