Olimpiadi 2020: tutti gli appuntamenti dell’equitazione

 


		
		 									

Le Olimpiadi del 2020 a Tokyo, che dovevano svolgersi l’anno scorso, sono state rinviate per “salvaguardare la salute degli atleti e di tutte le persone coinvolte” a causa del Coronavirus.

Quindi, i Giochi olimpici andranno “in onda” quest’anno, precisamente dal 23 luglio fino al 7 agosto e sarà la seconda volta che Tokyo ospiterà le Olimpiadi, 56 (o poco più) anni dopo la loro prima volta sotto i riflettori.
Quando finalmente avranno luogo, potremo assistere all’introduzione di alcuni nuovi ed entusiasmanti sport nel programma: faranno il loro debutto olimpico lo skateboard, il karate, il surf e l’arrampicata sportiva.

Ci saranno anche quelli più “classici” da guardare, da sempre popolari, come il nuoto e la ginnastica artistica, l’atletica leggera e gli sport di squadra.
E mentre le varie gare olimpiche mostreranno il valore degli atleti, molto probabilmente il nostro sguardo ed interesse sarà concentrato nelle diverse discipline dell’equitazione.

L’equitazione è l’unico evento alle Olimpiadi che coinvolge gli animali

L’equitazione alle Olimpiadi

Una nota di colore: nessun altro sport olimpico propone degli atleti “maturi” come l’equitazione. Dei 6 cavalieri ed amazzoni del Team Italia diretti a Tokyo, l’età media è quella dei 40 anni: ma la nostra squadra non è un caso isolato. Molti altri paesi che partecipano al dressage, al salto ad ostacoli o al concorso a squadre, hanno degli atleti di questa età nelle loro file.

Perché? Perché la bellezza degli sport equestri è che a cavallo si ‘invecchia’ molto più lentamente e questo fa sì che le amazzoni e i cavalieri possano partecipare anche a più Olimpiadi senza difficoltà.
Le motivazioni (solitamente questo tipo di manifestazioni vedono come principali protagonisti atleti particolarmente giovani) sono diverse ma fra tutte c’è sicuramente il fattore esperienza; è più facile gestire i nervi e la pressione di un grande evento più il tempo passa.
L’atleta nelle diverse discipline dell’equitazione ha già fatto tutto più e più volte, quindi è mentalmente preparato: tanti anni di questo sport significano anche conoscenze accumulate, particolarmente utili per esempio nel salto ostacoli, dove ogni percorso è diverso e i cavalieri hanno solo un’opportunità per studiarlo (senza cavallo).
Ovviamente c’è il risvolto della medaglia; la preparazione del cavaliere cambia nel corso del tempo e via via le sedute in palestra si fanno più importanti, se non fondamentali.
Sebbene l’equitazione non richieda infatti muscoli a contrazione rapida, il cavaliere e l’amazzone, superata una certa età, devono lavorare sempre di più sulla forza, sull’equilibrio e sulla flessibilità.
Inoltre questi atleti non riescono più a cadere da cavallo come facevano prima e questo impone nella preparazione un rigore sempre più grande, insito forse in una natura più matura dell’essere umano.

Piccolo aneddoto

Lo sapevi? Nel 2012, il cavaliere giapponese Hiroshi Hoketsu gareggiò alle Olimpiadi di Londra, nell’evento di dressage individuale, all’età di 71 anni.

La squadra italiana a Tokyo

Gli azzurri saranno presenti alle Olimpiadi di Tokyo con: la squadra per il concorso completo (4 posti, Susanna Bordone su Imperial Van De Holtakkers, Stefano Brecciaroli su Bolivar Gio Granno, Vittoria Panizzon su Super Cillious e Arianna Schivo su Quefira de L’Ormeau); un posto per il salto ostacoli individuale (conquistato da Emanuele Gaudiano); un posto nazione (Francesco Zaza su Wispering Romance) per il dressage individuale, a seguito del ritiro di un atleta.

Quale sarà il dress code per le gare olimpiche di equitazione?

Per il salto ostacoli

Il salto ostacoli è uno dei pilastri dell’equitazione alle Olimpiadi; questa disciplina viene vinta esclusivamente grazie alla performance del cavallo e del cavaliere: vince chi termina il percorso nel minor tempo possibile e con il minor numero di errori commessi.

L’abbigliamento per il salto ostacoli prevede:

  • Pantaloni da equitazione: dovrebbero essere di colore chiaro, preferibilmente bianchi e hanno il grip al ginocchio per garantire una maggiore aderenza alla sella.
  • Camicia: le camicie da competizione dovrebbero essere tutte bianche, sono accettati anche i colori pastello chiari, purché il colletto e i polsini siano bianchi. 
  • Giacche: le giacche da competizione sono solitamente indossate in colori più scuri, come nero, blu navy, grigio, bordeaux. Un cavaliere dovrebbe apparire coordinato con i suoi pantaloni e con gli altri indumenti.
  • Stivali: la maggior parte dei regolamenti stabilisce che sono richiesti stivali alti, neri e lunghi. 
  • Casco: il casco da equitazione è sicuramente l’elemento fondamentale per tenere al sicuro l’atleta durante la gara; per i colori di quest’ultimo viene concessa un po’ più di libertà.  

Per il Dressage

Nel Dressage, il cavallo e il cavaliere eseguono una serie di movimenti chiamati “figure”, all’interno di un’arena: il loro esercizio viene valutato da una giuria.

  • Pantaloni: sono quasi sempre bianchi per dare ai giudici un senso di eleganza e pulizia. Per il Dressage vengono solitamente utilizzati calzoni con presa completa della sella per garantire una maggiore aderenza durante i movimenti eseguiti.
  • Camicia: i cavalieri indossano una camicia bianca.
  • Giacche: il colore più popolare è il nero, ma è iniziata una tendenza verso giacche e frac di colore scuro.
  • Stivali: hanno il gambale rigido mentre la caviglia è più flessibile, sono neri.
  • Casco: è sicuramente l’elemento fondamentale per tenere al sicuro l’atleta durante la gara; deve essere nero o abbinato al colore della tua giacca.
  • Guanti: i guanti da gara sono generalmente indossati in colori neutri come il bianco o il crema, e dovrebbero corrispondere al colore dei pantaloni.

Non resta che mettersi comodi e assistere allo splendido spettacolo che solo le Olimpiadi sanno regalarci.